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1559 giugno 12, «Originale, fede circa li scudi 300 pagati al capitano Luca Evangelista per conto di Cristoforo Savelli e che poi dal medesimo Cristoforo furono presi a censo a scudi 9 per 100 da Costanza Bentivoglio Savelli sopra la tenuta di Monte Leone»; 1560 marzo 8, «Obbligo di Cristoforo Savelli di pagare a Costanza Bentivoglio Savelli madre del cardinale Giacomo li frutti di scudi 300 pagati dalla suddetta Costanza a Paolina moglie di Luca Evangelista [...]»; 1560 maggio 10, «Originale, quietanza di Lodovico Savelli di scudi 12.000 in conto della dote di Porzia Colonna sua moglie»; 1560 luglio 16, «copia del testamento di Cipriano di Stefano Pavione di Palombara nel quale tra l'altro dice di aver impegnato scudi 15 d'oro in oro a Bernardino Savelli»; 1560 ottobre 10, «copia, rinunzia di Fulvia figlia di Camillo Savelli e di Isabella Orsini a favore di Troiano, Fabrizio, Valerio e Silvio suoi fratelli con la riserva di scudi 500 da pagargli per sua dote al monastero e del solito acconcio»; 1560 novembre 28, «Donatione inter vivos fatta da Cristofaro Savelli al cardinal Giacomo Savelli ed al di lui eredi e successori della sua porzione di Albano e di tutti gli altri suoi beni con patto che avendo figli maschi la presente donazione sia nulla e avendo figlie femmine il suddetto cardinale debba dotarle a suo arbitrio»; 1560 novembre, «copia, donazione di Cristoforo Savelli al cardinale Giacomo Savelli con patto di reversione in caso che il donatore morisse con lasciare dopo di se figli maschi»; 1561 giugno 7, copia «testamento di Giovanni Antonio Orsini»; 1562 giugno 24, «Assicurazione delli scudi 5.000 a giulii 11 per scudo fatta dal cardinale Giacomo Savelli a favore d'Elena Savelli moglie di Bernardo Savelli sopra la metà di Palombara e sopra Castel Chiodato e viceversa affitto fatto dalla suddetta al medesimo cardinale dell'una e dell'altro per scudi 450 l'anno»; 1561 giugno 24, copia dell'assicurazione della dote di Elena Savelli da parte del cardinale Giacomo Savelli; 1561 giugno 29, minuta del progetto di concordia tra Cristoforo e Ludovico Savelli; 1561 luglio 12, copia della quietanza della dote di Camilla Savelli da parte del marito Averso Anguillara; 1561 luglio 17/1567 giugno 7, diverse ricevute relative ai feudi di Palombara e Castel Chiodato a favore di Elena Savelli per la somma di scudi annui 450; 1561 dicembre 10, «copia della vendita della tenuta di Campo Leone nel Lazio fatta da Cristoforo Savelli barone romano a Ludovico Savelli suo fratello parimenti barone romano per scudi 9.300 e con molti altri patti e condizioni ed in specie che s'intenda annullata una certa apoca di convenzioni fatte tra di loro la quale si annettte qui per extens»; 1561 dicembre 28, «ricevute del cardinale Giacomo Savelli della sua pensione di scudi 1.500 d'oro sopra le mensa archiepiscopale di Nicosia da monsignor Filippo Mazanei arcivescovo»; 1562 febbario 1; «copia, nuova divisione tra Cristofaro e Ludovico cioè che il fruttato del lago, del macello con la casa del medesimo ed altre due case in Albano siano di Ludovico e suoi eredi e successori e viceversa che il frutttato dell'osteria, forno, pizzicaria e le pediche di Roncigliano siano di Cristofaro e suoi eredi e successori»; 1562 aprile 21, «Recesso della passata concordia stipolata li 28 gennaio 1561 e nuova concordia tra Maddalena Strozzi vedova relitta del quondam Flaminio Anguillara, tra Clarice moglie di Sciarra Colonna e tra Lucrezia moglie di Giordano Orsini ambedue suoi figli per una parte e tra Avenzo Anguillara dall'altra, nella quale promettono di levare a detto averso scudi 3.000 in tanti mobili e tanti crediti dell'eredità paterna da stimarsi da Lucrezia Orsini madre di detto Averso [...]»; testamento di Francesco de Mareriis; 1562 settembre 7, «Ordine di Pio IV a monsignor datario che paghi al cardinale Giacomo Savelli scudi 100 il mese per la pensione datagli da Giulio III in ricorrenza della pensione di mille ducati d'oro di camera nuovi che aveva sopra l'arcivescovado di Napoli»; 1562 ottobre 31, «due sentenze criminali di monsignor governatore di Roma contro Onorio Savelli, barone romano, per varii suoi delitti [...] della confisca di tutti i beni [...]»; 1563 marzo 11, copia della quietanza del pagamento della dote di Cattolica Savelli fatta dal conte Raniero di Narni, camerlengo del papa, suo marito; 1563 settembre 10, «Inventario di tutti li beni della bona memoria di Costanza Bentivoglio fatto ad istanza del cardinale Giacomo Savelli, suo figlio» [robe di casa]; 1563 ottobre 1563, copia della quietanza della dote di Virginia Savelli a favore di suo figlio Cristoforo; 1567 aprile 12, donazione, successiva accettazione, di Bernardino Savelli ad Elena Savelli, sua moglie, di tutti i suoi beni; 1563 giugno 26, «copia di una donazione inter vivos di tutti li suoi beni eccettiati scudi 500 per testare e di tutte le sue ragioni con alcune altre riserve fatta da Flaminio Savelli a favore di Troilo suo nipote figlio di fratelli a contemplazione del matrimonio da fargli tra detto Troilo e tra Giulia Savelli, il quale poi non ebbe luogo»; 1563 dicembre 2, copia della quietanza di scudi 856 come pagameto finale della dote di Battistina Savelli da parte del marito Brunoro Zampeschi; 1564 febbraio 4, testamento di Lucrezia Conti, madre di Brunoro Zampeschi; 1564 settembre 23, donazione dell'eredità materna della quondam Costanza Bentivoglio fatta da Giulia Savelli a favore di suo fratello Bernardino; 1565 maggio 27, copia del testamento di Lodovico Savelli; 1563 luglio 29, «dichiarazione di Giulia Savelli di non voler per marito Troilo Savelli contro la disposizione del testamento di sua madre Costanza Bentivoglio»; 1565 novembre 11, copia del testamento di Elena Savelli; 1566 gennaio 14, «inventario di scritture e libri di Marcantonio Savelli»; 1567 giugno 17, «procura, capitoli matrimoniali ed altri instromenti concernenti al matrimonio di Virginia figlia della bona memoria di Federico Savelli e di Cornelia Colonna con dote di scudi 10.000 pagata dal cardinale Giacomo Savelli suo zio e concernenti il pagamento di detta dote a Stefano Colonna suo marito figlio della bona memoria d'un altro Stefano Colonna»; 1568 maggio 29, misura originale dei casali divisi tra Ludovico e Cristoforo Savelli; 1568 ottobre 23, «copia, concordia tra Troilo, nipote d'Ostilio Savelli e tra Giulio Monaldesi figlio e donatario di Nicola Monaldesi circa il maresciallato o sia capitanato della Curia Savelli [...]»; 1568 ottobre 26, «procura del cardinale Giacomo Savelli per produrre ed esibire e lasciare ne pubblici archivi di Roma le copie degli istromenti di tutti li fidecommissi e donazioni a lui spettanti a tenore del bando nuovamente emanato»; «1569. Instromenti diversi concernenti al matrimonio di Virginia del quondam Federico Savelli di Palombara vedova relitta del quondam Stefano Colonna e sposa di Giovanni Vincenzo Vitelli nobile di Città di Castello con dote di scudi 12.100 somministratagli dal cardinale Giacomo Savelli suo zio» volume rilegato in pergamena; 1569, «decreti della visita fatti da monsignor vescovo Luca Fieschi come delegato dal cardinale Giacomo Savelli preposito di Canosa»; 1570 marzo 29, «copia, testamento di Brunoro Zampeschi marito di Battistina Savelli aperto nell'anno 1578 a di 15 aprile»; «dal 1570 al 1588 lite mossa da Cristoforo d'Antonello Savelli contro il cardinale Giacomo Savelli e rinnovata con li di lui eredi dopo la morte del cardinale [...]» .
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