(1592 - 1626)
Alessandro Orsini, era figlio del duca Virginio I, secondo duca di Bracciano e di Flavia Peretti. Fin da piccolo, insieme a suo fratello Paolo Giordano II, fu condotto alla corte dei Medici a Firenze. Fu creato cardinale nel 1615 da papa Paolo V Borghese e si distinse subito per le sue doti caritatevoli durante una terribile epidemia che colpì la città Ravenna, e per i suoi interessi scientifici che lo portarono ad essere patrono di Galileo Galilei e a stabilire relazioni con i pensatori più importanti del periodo. Inoltre, il cardinale ebbe una forte inclinazione per le arti: nella sua ricca collezione vi erano numerose lastre di rame, opere di Albrecht Dürer, Lucas van Leyden e Hans Sebald Beham, acquistate a Venezia dal mercante Daniel Nijs (cfr. A. Amendola, Collecting copper plates between Venice and Rome in the seventeenth century. Cardinal Alessandro Orsini, the Old Masters and the sciences, in “Journal of the History of Collections” vol. 28, no. 2 (2016), pp. 161–173). Si interessò anche a pezzi d'antiquariato, come indicato da una lettera concernente l'acquisto e l'esposizione di antichi sarcofagi che Michelangelo Buonarroti il Giovane, il suo agente di fiducia, gli inviò da Firenze. Grazie alla sua corrispondenza con Michelangelo, sappiamo inoltre che Orsini commissionò la Giuditta e Oloferne all’artista Cristofano Allori, identificato da A. Amendola nell’opera adesso presso la collezione principesca del Palais Liechtenstein Vaduz-Vienna (A. Amendola, Collecting copper...2016, pp. 161–173).