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a cura di Marco Cavietti

Nel 1529, il capitano di ventura Giovanni Battista Savelli, figlio di Bernardino, riceve dall’imperatore Carlo V il feudo di Antrodoco e la carica di viceré d’Abruzzo oltre ad una pensione di mille scudi annui. Più di un secolo dopo, nel 1658, il principe Giulio eredita dal padre Bernardino i feudi abruzzesi. Le proprietà in territorio abruzzese, inclusa la contea di Celano, derivavano dal matrimonio di Giulio con Maria Felice Peretti avvenuto nel 1620. Celano verrà però distrutto da forti terremoti a partire dal 1695.

Bernardino Savelli nel 1656 aveva intrapreso alcuni lavori di restauro del castello, nella fabbrica del convento del Carmine e, infine, nella chiesa di S. Maria Valleverde. Tuttavia i rimaneggiamenti avvenuti nei secoli non consentono di precisare l’entità degli interventi. Nel celebre volume Reggia Marsicana del vescovo Pietro Antonio Corsignani, che vantava una conoscenza diretta con la famiglia essendo stato anche ospite nel loro palazzo romano, si testimonia una visita a Celano di Giulio nel 1697. Nel medesimo anno Giulio fa apporre sull’arco dello scalone del castello un’epigrafe, oggi distrutta, che affermava la proprietà della famiglia sulla contea.

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