Santuario di Galloro
a cura di Marco Cavietti
Il santuario di S. Maria di Galloro ad Ariccia è legato, anche in questo caso, ad un’immagine miracolosa e i Savelli, pur non essendo impegnati direttamente nella sua costruzione, detennero il patronato di due altari. Nel 1638 Federico Savelli fece costruire il primo altare in ringraziamento alla Madonna di Galloro per la sua liberazione dalla prigionia in Germania nel 1638.
L’altare rimasto incompiuto alla morte del principe, nel 1649, venne terminato da suo nipote Bernardino Savelli, che, assieme alla moglie Maria Felice Peretti, sembra si sia dedicato anche alla costruzione dell’altare opposto.