(1574 - 1644)
a cura di Francesca Curti
Giulio Savelli nacque a Roma nel 1574 da Bernardino senior e Lucrezia Dell’Anguillara. Fratello di Giovanni Battista, morto giovane nel 1592, di Giovanni, duca di Palombara, di Paolo, principe di Albano, e di Federico, duca di Ariccia, fu eletto cardinale nel 1615 da papa Paolo V Borghese con il titolo di S. Sabina. Prima di salire alla porpora, era stato tra il 1605 e il 1607 governatore di Orvieto e Spoleto e tra il 1608 al 1610 di Ancona. Nel 1609 fu Referendario del Tribunale della Signatura di Grazia e Giustizia e nel 1614 fu inviato come nunzio straordinario in Piemonte per redimere la controversia nata tra Filippo III di Spagna e Carlo, duca di Savoia, per la successione del Monferrato.
Nel 1616 fu nominato vescovo di Ancona, e dal 1619 al 1621 fu legato a Bologna. Nel 1621, insieme ai fratelli, istituì la primogenitura in favore di Bernardino iuniore (1606 - 1658), figlio di Paolo.
Partecipò al conclave del 1621 in cui venne eletto papa Gregorio XV Ludovisi e a quello del 1623 in cui salì al soglio pontificio Urbano VIII Barberini. Dal 1630 al 1631 fu camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali. Nel 1630, inoltre, venne nominato alla sede metropolitana di Salerno da Filippo IV, re di Spagna. Fu abate commendatario di Ripalta e nel 1636 optò per il titolo di S. Maria in Trastevere. Nel 1639 scelse di amministrare l’ordine dei vescovi e la sede suburbicaria di Frascati anche se mantenne il titolo dell’arcidiocesi di Salerno fino al 1642.
Morì il 9 luglio 1644 e volle essere sepolto nella cappella di famiglia nella chiesa di S. Maria in Aracoeli.
Bibliografia: L. Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa, 9 voll., Roma 1793, VII; G. Moroni, voce Savelli, in Dizionario di erudizione storico ecclesiastico…, vol. 61, Venezia, 1853.