(1460 ca. - 1517)
Figlio di Gentile Virginio e di Isabella di Raimondo Orsini principe di Salerno, Giangiordano fu indirizzato fin da piccolo alla carriera delle armi. Fu agli ordini di Roberto Malatesta e poi nel 1495 di Carlo VIII nella guerra di Napoli. Nello sterminio degli Orsini, ordito da Cesare Borgia, si salvò solo per l'intervento di Luigi XII e si rifugiò in Francia. Ritornò a Roma in occasione dell'elevazione al soglio pontificio [...]
(1483 ca. - 1536)
Figlia naturale di papa Giulio II, nacque da Lucrezia Normanni poi moglie di Bernardino De Cupis, maestro di casa Della Rovere (P. Litta, Le famiglie celebri italiane - Della Rovere, tav. III; Orsini di Roma, tav. XXVII). Durante la sua giovinezza dimorò in palazzo de Cupis a piazza Navona, successivamente si traferì a Savona. Nel 1504, pochi mesi dopo l’elezione del padre a pontefice, tornò a Roma [...]
(1522 ca. - 1548)
Nipote di Paolo III e figlia di Costanza Farnese e Bosio Sforza, sposò nel 1538 Girolamo Orsini che morì nel 1540. Già vedova diede alla luce Paolo Giordano Orsini, il futuro signore di Bracciano. Nel 1546 Francesca si sposò in seconde nozze con Lelio Orsini di Anguillara, duca di Ceri, e cedette la tutela dei suoi due figli al fratello, il cardinale Guido Ascanio di Santa Fiora (cfr. P. Litta, Celebri [...]
(1572 - 1615)
Nacque nel 1572 dall’unione di Isabella de’ Medici con Paolo Giordano I duca di Bracciano. Cresciuto a Firenze con la famiglia granducale, ebbe un rapporto speciale con la cugina Maria e la sostenne durante i preparativi delle sue nozze con Enrico IV di Francia e nel viaggio verso Marsiglia. Tuttavia, il loro attaccamento fece scaturire le gelosie del re di Francia, al tal punto che Virginio fu costretto a ritornare [...]
(1592 - 1626)
Alessandro Orsini, era figlio del duca Virginio I, secondo duca di Bracciano e di Flavia Peretti. Fin da piccolo, insieme a suo fratello Paolo Giordano II, fu condotto alla corte dei Medici a Firenze. Fu creato cardinale nel 1615 da papa Paolo V Borghese e si distinse subito per le sue doti caritatevoli durante una terribile epidemia che colpì la città Ravenna, e per i suoi interessi scientifici che lo portarono ad essere patrono [...]